Marco Garofalo

ENERGY PORTRAITS

Storie di watt e di persone. La fotografia per documentare la sfida dell’accesso universale a forme moderne e sostenibili di energia – uno dei Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite.
Dal 2017 Marco Garofalo è entrato nelle case di un centinaio di famiglie in tre continenti per raccontare quanto possano essere varie le modalità di approvvigionamento elettrico in zone remote del pianeta.
Nel nostro immaginario l’elettricità equivale a un interruttore acceso o spento, in realtà nel mondo si verificano un’infinità di situazioni differenti. C’è chi è connesso alla rete elettrica, ma non può contare su una fornitura affidabile; c’è chi da un piccolo impianto fotovoltaico con batteria ottiene un servizio più che efficiente in un contesto isolato.
Lo sviluppo delle tecnologie ha permesso di affiancare alla rete nazionale soluzioni innovative. Innumerevoli impianti decentrati, prevalentemente solari, offrono un servizio alternativo: a volte più economico e funzionale della rete nazionale.

L’idea di rappresentare questa sfida attraverso gli energy portraits nasce da un’intuizione di Matteo Leonardi, sostenuto da WAME (World Access to Modern Energy),  fondata come associazione di imprese dell’energia in occasione di EXPO 2015, ora diventata un progetto della Fondazione AEM di a2a.

SCHEDA TECNICA

Numero Opere: 50 fotografie a colori

Formato Fotografie: 50 x 70 cm

Tipo di stampe: Stampa digitale montata su DBond

Catalogo: Energy Portraits. Dall’altra parte del filo
98 pagine – 50 immagini a colori – lingua: italiano
con testi di Alberto Martinelli, Pippo Ranci e Matteo Leonardi


Marco Garofalo lavora come foto/video-reporter, principalmente in ambito sociale e culturale, è ideatore di comunicazione creativa. I suoi lavori sono stati esposti in diverse mostre collettive e personali, tra cui: ʻPassaggio 35ʼ e ʻ La città che saleʼ, tra le più grandi esposizioni fotografiche allʼaperto organizzate a Milano sulla rappresentazione della trasformazione urbana e sociale della città insieme al maestro Gabriele Basilico; ʻPurgatorioʼ, storia dellʼanno calcistico della Juventus in serie B; ʻKinois, ragazzi di Kinshasaʼ, raccolta fotografica frutto del corso di insegnamento tenuto nella capitale congolese; ʻChinese dreamʼ, reportage sulla trasformazione urbana e sociale in Cina; ‘Underground DOC’, sui giovani rappers delle periferie milanesi.
È il fotografo ufficiale del progetto di riqualificazione urbana ed architettonica ʻHines-Porta Nuovaʼ, Milano. E’ stato il fotografo di scena nel film ‘Io sto con la sposa’ che ha partecipato al festival del cinema di Venezia 2014.
Collaboratore fisso della rivista Africa per la quale è fotoreporter e curatore di mostre fotografiche tra cui: “L’africa nel pallone”(2010), “Good Morning Africa” (2012) e “One day in Africa”(2014), “Energy Portraits” (2018)
Insegna fotografia in Italia e allʼestero.